Automazione, connettività, digitalizzazione, maggiore sicurezza e incremento della produttività: queste le principali caratteristiche dell’industria 4.0, un’evoluzione sempre più presente nella logistica per incrementare l’efficienza dei processi, che inevitabilmente interessa anche l’universo dei carrelli elevatori.
Non solo in termini d’innovazione tecnologica e performance, ma anche per quanto concerne le agevolazioni 4.0 carrelli elevatori, che ti consentono di rinnovare il parco mezzi e ampliare gli spazi operativi, rientrando fino del 75% del tuo investimento.
Per le aziende con sede nel Mezzogiorno, nello specifico in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, dal 2024 è possibile beneficiare di un Credito d’imposta per l’acquisizione di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.
Un’agevolazione che riguarda acquisto o contratti di locazione finanziaria di macchinari, impianti e attrezzature, ma anche l’acquisizione di terreni per la realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali.
La ZES vale esclusivamente per operazioni realizzate dal 1° gennaio al 15 novembre 2024, per un limite d’investimento massimo di ciascun progetto pari a 100 milioni di euro.
Tale Credito d’imposta, infatti, è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni o dei terreni acquistati, purché si stia parlando di progetti superiori ai 200.000 euro e la cui parte di valore da parte di terreni o immobili non superiore al 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
La ZES si applica a tutti i settori industriali/produttivi a eccezione di:
Oltre alla nuova versione del Credito d’imposta ZES, esiste una seconda agevolazione dedicata a imprese di minori dimensioni con sede in Puglia e operanti nei settori manifatturiero, commercio e servizi, il cui accesso avviene esclusivamente attraverso via telematica.
Si divide tra fondo perduto e contributo in conto impianti, calcolati sui costi ammissibili (per un minimo di 30.000 euro) e in relazione alla dimensione d’impresa, per un massimo erogato pari a:
Per accedere al Bando MiniPia è necessario essere una micro o piccola impresa situata in Puglia, in primis, ma l’agevolazione vale anche per le piccole imprese che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite di partecipazioni, e i liberi professionisti che sono considerati alla stregua delle piccole imprese come esercenti attività economica.
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